Il Parco della Val d’Orcia è stato riconosciuto, nel luglio 2004, Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO.
L’unicità della Val d’Orcia è data dalla sinergia tra le straordinarie bellezze dei cinque comuni che la compongono.
SAN QUIRICO D'ORCIA
Il borgo sorge sulla storica Via Francigena. Meritano indubbiamente una visita la Collegiata, il Palazzo Chigi Zondadari, la Chiesa della Madonna e gli Horti Leonini. A poca distanza da San Quirico d’Orcia si trova la frazione di Bagno Vignoni, centro termale noto per la sua «piazza d’acqua».
PIENZA
La città ideale del Rinascimento trae il suo nome da Papa Pio II che, nel 1459, ne affidò il progetto all’architetto fiorentino Bernardo Gambarelli detto Il Rossellino, il quale creò un raro esempio di pianificazione urbana, incentrata sulla monumentalità della piazza principale attorno alla quale furono disposti i principali edifici: la Cattedrale, il Palazzo Piccolomini, il Palazzo Vescovile, il Palazzo Comunale. Il centro storico di Pienza è stato iscritto nella Lista del Patrimonio Mondiale nel 1996. Sempre nel comune di Pienza è consigliata la visita al piccolo Borgo Medievale di Monticchiello.
MONTALCINO
Posta su un’altura coperta da oliveti e vigne in posizione dominante, tra le valli dell’Ombrone, dell’Orcia e dell’Asso, Montalcino è una cittadina di architettura tardo medievale. Oltre ad altre produzioni di alta qualità come l’olio, lo zafferano e il miele, la città di Montalcino è conosciuta in tutto il mondo per il vino Brunello.
CASTIGLIONE D'ORCIA
Situato sulla cima di una collina, in una splendida posizione panoramica, Castiglione d’Orcia, è come indica il suo nome, un antico castello.
Sempre nel comune di Castiglione d’Orcia è consigliata la visita alle terme libere del Fosso Bianco in località Bagni San Filippo. Per gli amanti delle passeggiate nel bosco irrinunciabile il sentiero dell’acqua nella frazione di Vivo d’Orcia.
RADICOFANI
Radicofani è coronato dai ruderi di un’antica fortezza fatta costruire nel 1154 da papa Adriano IV.
Il Paese, nel periodo medievale, è stato un’importantissima tappa di sosta e ristoro sulla Via Francigena e nel suo territorio erano presenti sette spedali per i pellegrini. Radicofani fu signoria e rifugio inaccessibile del celebre condottiero Ghino di Tacco che se ne servì per compiere imprese che sono state celebrate da Dante Alighieri e dal Boccaccio.